Méchain e “L’Arbre aux échelles: un rifugio esistenziale.


da WOODFEELSART del 16-4-2016

di Méchain anche le foto

<< Con “Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori” , Calvino mi ha conquistato >> F. Méchain

François Méchain, nato nel 1948 è uno scultore e fotografo francese di particolare rilevanza nella Land art. Vive e lavora a Varaize in Charente, il paese natio a cui è particolarmente affezionato; la sua arte è molto legata alla territorialità e alle tradizioni dei luoghi dove esercita. Di fondamentale importanza per Méchain è la nozione di operare “in situ”, ovvero creare le opere in base all’area che si prende in considerazione, l’arte deve così appartenere alla sede che gli compete.

“L’arbre aux échelles”, François Méchain. L’albero di scale nel parco di Château de Chaumont-sur-Loire in Francia.

Se nascere in un luogo può essere frutto del caso, adattarlo alla propria vita è invece un complicato procedimento di riflessione; qualsiasi spazio è un concentrato di memorie, pezze di un passato che decidiamo o meno di cucirci addosso.

In questo momento della storia che classifichiamo come postmodernità abbiamo dei grandissimi limiti perché non capiamo che vivere in un luogo, significa vivere quel luogo.

La durata della vita dell’essere umano infatti non è paragonabile ai tempi geologici e l’uomo, in questa prospettiva ampliata, rimane solo un individuo di passaggio in uno spazio e in un tempo che non dipendono da lui.

Ponendo queste affermazioni ci si interroga allora su quello che riusciamo a trasmettere in questo breve transito esistenziale.

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